Piccola guida tascabile sul perché la tua serie Tv preferita non esiste più.

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Siete nella vostra routine settimanale, sapete che non uscirete quasi mai la sera e vi preparate un ottimo palinsesto personale di serie tv. E per personale intendo sia in lingua originale e sia in italiano. Ma poi il dramma!!! Fino a qualche settimana prima tutto era rose e fiori e poi la serie tv è stata cancellata. Perché? Io da utente medio televisivo mi domando e chiedo: “i Network sono stronzi? Mi fa innamorare delle serie nuove per poi cancellarmele?”

Tre esempi su tutti abbastanza recenti:

  • Don’t Trust The B—- in Apartment 23: personalmente una delle “comedy” migliori che abbia mai visto. Cancellata senza battere ciglio

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  • Alphas: non il massimo come trama, ma a una serie con i super poteri non si dice mai di no (teniamo caro l’esempio di Heroes), tagliata alla fine della seconda stagione lasciandoci con un interrogativo enorme.

alphas

 

  •  The Michael J. Fox Show: Serie dell’attuale stagione televisiva 2013/2014, partita a settembre in America con un’attesa invidiabile grazie all’omonimo protagonista. Ordinata la stagione in blocco (cosa assolutamente rara per i Network commerciali) da 22 episodi e cancellata all’improvviso dopo l’episodio numero 15.

The_Michael_J_Fox_Show

 

Ed ecco la risposta, scritta nel modo più comprensibile possibile che spero riesca a dare luce all’oscurità che pervade le vostre dubbiose menti sulla magnanimità dei Network a stelle e strisce.

Cominciamo, prima di tutto, a spiegare come vengono calcolati i dati di ascolto su base quotidiana.

Se vogliamo dare la colpa a qualcuno, questo qualcuno è la “Nielsen Media Research” ovvero l’istituto che si occupa della rilevazione dei dati di ascolto.

Il dato di ascolto che determina la sopravvivenza settimanale di una serie tv, intendiamo anche la VOSTRA serie tv preferita, non è il numero totale dei telespettatori, che può essere anche di svariati milioni, ma bensì il numero di telespettatori di una determinata fascia.

18/49 questi non sono i numeri fortunati del lotto, anzi, sono l’incubo di dozzine di serie tv per ogni stagione televisiva. Si tratta, in effetti, della sopracitata fascia di telespettatori ritenuta strategica per il mantenimento di un programma nel palinsesto. Questo range di età è quello ritenuto più appetibile dalle agenzie pubblicitarie che si occupano di vendere gli spot agli inserzionisti. Quindi mio caro cinquantenne, tu per la Tv a livello quasi mondiale, non conti più un cazzo.dexter_812_4352r

Parliamo di cifre: il numero totale a grandi linee dei telespettatori potenziali “18/49” è di circa 126.000.000, un punto di “rating” equivale quindi a 1.260.000 più punti ottiene lo show più voi avete la sicurezza di trovare un finale adeguato alla vostra serie tv (tranne “Dexter”, li hanno toppato da soli).

Questo tipo di calcolo viene effettuato sia sui Network privati più popolari (NBC, FOX,CBS,ABC, THE CW) sia quelli via cavo (AMC, TNT, TBS, A&E, FX, USA NETWORK) che quelli via cavo con abbonamento specifico (HBO, SHOWTIME).

Per fare una distinzione secca su come ragionano le varie tipologie di Network, si può sicuramente dire che quelli privati non comprano quasi mai a pacchetto completo, prima di tutto mandano il famoso “pilota”, da quello ordinano gli episodi successivi per un numero che va da 18 a 24 ma ricordiamolo sempre, che se a metà stagione il rating crolla, possiamo dare l’estrema unzione alla programmazione. Al contrario, i Network via cavo, comprano stagioni intere, da 8 a 13 episodi con qualche caso di 16 (The Walking Dead, Breaking Bad) che trasmetteranno anche in caso di rating basso, questo non perché siano più buoni, ma solamente perché non avrebbero di che sostituire il programma.

Oramai avete capito come gira questo mondo, e per mettervi la ciliegina sulla torta, vi voglio pronosticare il destino di alcune serie attualmente in programmazione, basandomi sui numeri visualizzati settimana per settimana:

  • Brooklyn Nine-Nine: una delle comedy rivelazione dell’anno, vincitrice di premi e vi prego dategli una chance, recentemente rinnovata per una seconda stagione, nonostante questo, visti i bassi rating non vedremo l’alba di una terza.

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  • The Blacklist: drama più atteso della stagione televisiva e promessa mantenuta. Bella la trama bravi gli attori (Spader primo fra tutti) rating consistente per tutto l’arco della stagione, seconda stagione praticamente certa e posso azzardare anche per gli anni a venire.

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  • The Mentalist e The Crazy Ones: drama/poliziesco il primo e comedy il secondo, in onda entrambe sulla CBS, non credo le rivedremo l’anno prossimo in quanto, di recente, il Network ha rinnovato praticamente l’intero palinsesto non menzionando questi due programmi, pertanto fate vobis.

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  • Revolution: Sci-Fi in onda sulla NBC e trasmessa recentemente anche in Italia, indice di rating bassissimo in questa seconda stagione e cancellazione molto probabile. Bravi italiani a comprare merda.

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  • The Walking Dead: non vi sto nemmeno a descrivere il programma, sappiate che è il migliore nel punteggio di rating, ma a parer mio, senza nessun merito. Recentemente la AMC ha dichiarato di  voler dare tutto lo spazio possibile a questa serie rinnovandola nei secoli dei secoli, anche se non ha ancora dato conferma della quinta stagione.

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Spero di essere stato abbastanza chiaro nella spiegazione e di non avervi annoiato troppo. Ci tenevo molto a fare questo articolo, non solo per me ma soprattutto per voi,  cosicché adesso possiate vagare nei meandri dei vostri Network preferiti, avendo in mano una mini guida a cui fare riferimento se magicamente un martedì sera non troverete più la vostra serie preferita.

Alla Prossima

Carlo Marchetti e “fonte anonima”.

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