PERICOLO FRIEND-ZONE

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“Dopo tutto questo tempo?” – “Sempre”

E’ con questa affermazione che il personaggio più ambiguo della saga di Harry Potter, Severus Piton, ci fa intendere che la Friend zone è veramente un tunnel dalla quale solo pochi temerari riescono ad uscire.Lily_Evans_e_Severus_Piton

Partendo da questo esempio, da brava potteriana doc, cercherò di spiegarvi cos’è questa maledetta Friend zone, tanto in voga negli ultimi tempi.

Severus Piton è un piccolo maghetto che ha la fortuna di incontrare il suo vero e grande amore ancora in tenera età. Lily, alias la futura mamma di Harry Potter. Giocano insieme, crescono insieme, vanno a scuola e studiano insieme. Il primo dramma nasce nel momento dello smistamento nelle “case” di Hogwarts, quando lui finisce in Serpeverde e lei in Grifondoro. Qui Lily conoscerà il suo futuro marito e padre di suo figlio, James.

Chiaramente i rapporti tra Severus e James non sono tra i più idilliaci, essendo entrambi innamorati della stessa donna. Anche i rapporti tra Severus e Lily andranno pian piano a rovinarsi durante la scuola, in seguito a svariati episodi (come biasimarlo, questa non se lo filava nemmeno per scherzo).

Piton, affranto e rassegnato al fatto di aver perso per sempre il suo grande amore, decide così di passare al lato oscuro della forza, entrando nella cerchia più intima di Colui-che-non-deve-essere-nominato. Qui scoprirà delle sconcertanti profezie che metteranno a tumblr_m4h415vSPV1qahfowo2_500repentaglio la vita della sua Lily e si accorgerà di provare ancora uno sconfinato amore verso di lei.

Per farvela breve (zia Rowling, non volermene) Lily e James verranno uccisi da Voldemort, lasciando in eredità al mondo magico il prodigioso Harry. Severus, completamente distrutto, si dona anima e corpo alla lotta contro l’assassino della sua amata, sfoderando un doppiogiochismo magistrale in tutti e 7 i libri e proteggendo (in maniera decisamente bizzarra) il figlio di Lily, in nome dell’amore che ha sempre provato e prova ancora per lei.

Il povero Severus morirà per mano del signore oscuro e negli ultimi attimi della sua vita ci palesa quanto sia ancora sconfinato l’amore che prova per Lily. Piton, esalando il suo ultimo respiro chiede a Harry di guardarlo negli occhi per portare con sé nella tomba l’immagine degli occhi verdi di Lily.

Va bene, magari questo è un esempio portato decisamente all’estremo, è parecchio improbabile morire per la Friend zone, ma starci un male cane, beh quello forse si.

Di dubbia provenienza, la leggenda narra che il termine sia stato coniato nella sit-com Friends, per poi diffondersi a macchia d’olio nelle innumerevoli comunità di internet per indicare un legame di amicizia tra due persone in cui, sostanzialmente, uno vuole perlomeno “ciulare” (di regola l’uomo) e l’altro no (di regola la donna). Probabilmente tale termine è stato inventato per rispondere ad uno dei grandi quesiti che da sempre attanagliano le menti dei più illustri pensatori, (chi siamo? Da dove veniamo? È nato prima l’uovo o la gallina?) ovvero: ESISTE DAVVERO L’AMICIZIA TRA UOMO E DONNA? No, esiste però la Friend zone. Lo diceva anche il nostro caro Max Pezzali, quando nei meravigliosi anni 90 cantava “la regola dell’amico” .

Per esemplificare al meglio la situazione “un uomo non potrà mai essere amico di una donna” ecco un piccolo stralcio da “Harry ti presento Sally”:

Per farvi capire la portata di tale fenomeno, anche il prestigioso Oxford Dictionary ha dedicato qualche riga alla nostra Friend zone, definendola così: “A situation in which a friendship exists between two people, one of whom has an unreciprocated romantic or sexual interest in the other”

So cosa vi state chiedendo, e la risposta è NO. Nemmeno ad Oxford hanno elaborato una soluzione per uscire da questa specie di triangolo delle Bermuda.

Ho recentemente letto un articolo di una psico-sessuologa, che spero possa tornarvi utile, cito testualmente:

“Il primo passo per non restare intrappolata nel limbo del flirt è: renderti conto quando ci sei dentro. Prendi atto che il tuo desiderio ti sta scivolando dalle mani e che quello chefriend-zone-460x460 stai vivendo in realtà non rispecchia ciò che realmente provi e crea solo frustrazione e impotenza. Altro aspetto fondamentale è cercare di capire come l’altro ci vede (sorella, madre, guru terapeuta, cuscinetto emotivo, …), perché in base a questo possiamo meglio decodificare il perché dei suoi comportamenti tanto interessati, ma privi di eros, e cambiare subito l’atteggiamento che teniamo con lui. “Se vuoi iniziare a sedurlo sul serio, lasciando però a lui la prima mossa, evitare atteggiamenti troppo autoironici e scherzosi: devi conquistarlo, non giocare a calcetto con lui. Inoltre fai marcia indietro sulla disponibilità: un eccesso di presenza e apertura verso l’altro non è mai un attivatore erotico e seduttivo, ti rende subito ‘scontata’ e ‘compagnona’, non misteriosa e attraente. Sicuramente è fondamentale flirtare in modo più esplicito, ma non aggressivo, così da far comprendere all’altro che ti piace sul serio. Come? Poniti come donna consapevole del suo fascino, che sa quello che vuole e non ha paura di comunicarlo, anche solo con lo sguardo”

 Chiaramente questi consigli valgono anche per gli ometti, spesso protagonisti di friend-zonate potenti da parte di noi arpie.

Morale della favola: visto che dalla Friend zone è particolarmente difficile uscirci, proviamo almeno a non entrarci. Lo so che al cuor non si comanda, ma la testolina ogni tanto ascoltiamola. Non pensiamo sempre di essere la famosa “eccezione alla regola”. Il 99,9% delle volte noi siamo la regola.

 

Valeriamneris

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