A.A.A. Principesse (sane di mente) Cercasi

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Cari amici e care amiche ciao a tutti. Sono qui oggi per dare una risposta maschile all’articolo pubblicato dalla nostra Valeriamneris qualche settimana fa dal titolo “A.A.A. Principe azzurro cercasi”.

L’articolo descriveva come i principi azzurri siano non esseri fantastici e perfetti, come vogliono far sembrare, ma al contrario uomini pieni di difetti e che cercano solo di arraffarsi la prima principessa che incontrano.

Questo mi ha fatto pensare, e sono giunto alla conclusione che Valeriamneris ha proprio ragione, ma si è dimenticata di un piccolo particolare: “le Principesse sono così impeccabili e zuccherose come vogliono far credere? ASSOLUTAMENTE NO”

Partiamo dal presupposto che quasi la totalità degli uomini “masculi”, quando ha davanti agli occhi una bellezza tipo “Belle” o “Cenerentola” non sta a guardare proprio il capello, il suo fine ultimo è sconfiggere il male e avere la proprio bella tra le braccia per vivere insieme felici e contenti (cioè portarsela a letto!!).

Ma analizzando nel particolare le vite di queste “Principesse” si possono notare una miriade di difetti e molti di questi sfociano in alcune patologie mentali. Andiamo a cominciare con gli esempi:

 

Cenerentola: una bellezza senza pari, ottima donna di casa, ma diciamoci la verità PARLA CON I TOPI e la cosa più preoccupante è proprio che I TOPI LE RISPONDONO. Qui sfociamo in un classico caso di schizofrenia , e non venitemi a dire che non ci avevate mai pensato, la poverina è fuori come un balcone e talmente insicura di se stessa che cerca aiuto in tutti invece di mandare a cagare la matrigna cattiva e farsi una vita. Solo grazie all’arrivo del ricco Principe riesce a elevarsi socialmente e vivere la sua vita felice e contenta.

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Belle: la ragazza più acculturata e bella del piccolo paesino francese, corteggiata da molti ma concessa a nessuno, perché secondo lei nessuno era alla sua altezza, nemmeno a Gaston il più bel e facoltoso ragazzo del borgo. Poi la storia la conoscete, si ritrova imprigionata nel castello della “Bestia”, dove le è concesso di fare qualsiasi cosa tranne che andare nell’ala Ovest. Lei cosa fa? Va nell’ala Ovest. Ditemi voi se uno poi non si deve incazzare, ma a parte questo si può notare come la ragazza annusi subito odore di ricchezza e di come riesca con le sue arti femminili a far innamorare la povera e sola Bestia (prendete come esempio la scena in cui giocano a palle di neve). Alla fine la “Bestia” la protegge dalla guerra che proprio lei aveva scatenato spifferando tutto ai villici del paese, si sacrifica e spezzando l’incantesimo diventa un “Principe”, lei non se lo lascia scappare dandogli un limone con talmente tanta lingua che gli ha ripulito le tonsille e sposandoselo la scena dopo.

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Ariel: Sirenetta figlia del Dio Nettuno re dei mari, futuro agiato e assicurato tra canti e balli con il granchio di corte Sebastian. Lei decide che la sua vita le sta stretta, “in fondo al mar” non ci vuole più stare e vuole le gambe per ballare. Qui si può subito denotare una forma velata antisociale (mondo del mare) dove rinnega il suo modo di essere. Quindi stipula un contratto illegale con “Ursula la Strega del Mare” e non solo si fa infinocchiare come una cretina ma mette nei casini pure il padre. Alla fine solo grazie all’intervento del Principe Eric si riesce a sventare la catastrofe.tumblr_l6amlfIgQT1qd0axho1_1280

Biancaneve: Cioè, ne dobbiamo veramente parlare? Si può definire il perfetto esempio di “Oca Giuliva”, non capisce mai niente di quello che le accade intorno ed è totalmente dipendente dalle altre persone. Difatti prima sta con la matrigna, poi coi sette nani e infine riesce ad accaparrarsi anche lei il Principe che la salva e le fa vivere la sua vita felice e contenta. Credo si possa definire la “scema del villaggio” fatta e finita.

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Con questi pochi esempi spero di aver fatto capire anche alle sostenitrici delle “Principesse” in cerca dell’uomo perfetto o del “Vero Principe azzurro” che nemmeno voi, messe sotto la giusta luce, splendete di perfezione anzi, ogni azione che compiete porta ad una tragedia che solo un “Principe Azzurro” riesce a risolvere.

Per chiudere senza dissapori questa faccenda molto spinosa possiamo dire che: Tutti e dico Tutti, nessuno escluso, ha una quantità di imperfezioni e difetti da portarsi sulle spalle, e solo quando troverà quella persona a cui non daranno fastidio saprà di aver trovato “il Principe o la Principessa” della sua favola.

Con questa smielata dolce e diabetica ho concluso, amici e amiche con un caloroso abbraccio vi saluto e vi aspetto alla prossima puntata.

 

Carlo Marchetti

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